Huawei sostiene che sarà indipendente dalle tecnologie statunitensi entro il 2021 se necessario. È quanto dichiarato in un’intervista per Challenges da Zhang Minggang, Vice CEO di Huawei France, sostenendo che la società uscirà più forte di prima dal caos attuale. Proprio per questo, il gruppo cinese sta lavorando alla realizzazione di un sistema operativo proprietario come alternativa ad Android e allo sviluppo di processori che non utilizzino la tecnologia ARM che si basa su brevetti statunitensi.
Come dichiarato dal rappresentante francese, Huawei si sta preparando al peggio organizzando dei piani alternativi qualora la situazione dovesse aggravarsi a causa della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. In questi casi, i danni collaterali alle aziende di entrambi i Paesi sono inevitabili. “Nel 2021, se la situazione persiste, avremo le nostre tecnologie“, dice Minggang ai media francesi. Ragion per cui ha sottolineato la necessità di “investire in maniera più massiccia per attivare i piani B”.
Tuttavia, si tratta di piani di scorta che Huawei spera di non dover mettere in atto. Qualora fosse necessario, però, la società si dichiara in grado di lanciare prodotti tecnologici senza la necessità di utilizzare componenti progettati da società statunitensi o basati su tecnologie americane. Se non si dovesse trovare un accordo, infatti, Huawei potrebbe essere privata della licenza relativa all’utilizzo di Android e delle tecnologie ARM utilizzate per lo sviluppo dei processori Kirin.
Per il momento, l’amministrazione Trump sembra aver fatto dei piccoli passi indietro permettendo alle aziende USA di tornare a fare affari con il produttore cinese previa approvazione da parte delle autorità competenti. Non è chiaro, però, su quali criteri verranno concesse le licenze e quali beni e servizi potranno essere venduti. In ogni caso, qualunque sia la decisione finale pare che Huawei si stia preparando per affrontare qualsiasi eventualità per non rischiare di collassare o rimanere indietro.