AMD ha appena battuto un nuovo record di vendita su Mindfactory.de, il più grande rivenditore online tedesco di hardware. Nel mese di novembre, i processori AMD hanno raggiunto vendite per una quota pari all’82%, in particolare grazie a due modelli, il Ryzen 7 3700X e il Ryzen 5 3600, che in Italia ritroviamo rispettivamente in vendita oggi su Amazon a circa 345 euro e 230 euro.
Con oltre 25.000 processori venduti, il fatturato delle CPU su Mindfactory si avvicina ai 6 milioni di euro, il 77% del totale. La disparità, seppur meno marcata che in passato tra vendite e fatturato, si spiega con il prezzo medio di vendita inferiore rispetto alle soluzioni più vendute della concorrenza.
A novembre le vendite delle CPU Intel presso il rivenditore tedesco hanno raggiunto una quota del 18%, poco oltre le 5000 unità, per un fatturato del 23% (circa 1,8 milioni di euro) spinto in particolare dal Core i5-9600K, dal Core i7-9700K e dal Core i9-9900K . Come già visto in passato, chi acquista Intel predilige i processori più potenti con moltiplicatore sbloccato.
Una sfaccettatura di questi dati è che se guardiamo allo storico, le quote di novembre 2019 appaiono approssimativamente le stesse di fine 2016, ma a parti invertite.
La Germania non è l’unico paese in cui AMD sta registrando un grande successo: negli Stati Uniti, nel momento in cui scriviamo , i processori AMD occupano la top 10 delle CPU più vendute su Amazon. Il processore più acquistato è il Ryzen 2700X , top di gamma della scorsa generazione.
In Italia la classifica delle CPU più vendute su Amazon vede la presenza nelle prime dieci posizioni di tre soluzioni Intel: in particolare troviamo il Core i5-9400F.
Nel corso delle ultime settimane Intel ha rivisto i listini della gamma mainstream, ma l’azienda sta ancora convivendo con un eccesso di domanda che pregiudica (in parte) la sua flessibilità nel rispondere all’attacco portato da AMD, specie in alcune fasce di mercato come quella bassa.
L’azienda è in predicato di presentare la nuova gamma di CPU desktop Core di decima generazione (Comet Lake) a inizio 2020: si prevede l’arrivo di una CPU con 10 core e 20 thread e il miglioramento dell’offerta con l’abilitazione dell’Hyper-Threading in tutte le serie. Al momento non è noto se Intel deciderà di essere più aggressiva sui listini.
È chiaro però che sarebbe importante per Intel proporre un’offerta di CPU desktop basata su un nuovo processo produttivo e una nuova architettura: l’azienda ha confermato di esservi al lavoro, ma non ha chiarito le tempistiche. Tutto questo a fronte di una AMD che il prossimo anno dovrebbe ulteriormente rafforzare la propria proposta con i Ryzen 4000 basati su architettura Zen 3 e processo produttivo a 7 nanometri di seconda generazione.