23 views
0

Lo Snapdragon Tech Summit 2019, che ha preso ufficialmente il via nella giornata di ieri, ha già regalato i primi annunci importanti. Qualcomm ha infatti annunciato una nuova tecnologia legata ai sensori di impronte per gli smartphone, con la quale il gigante californiano mira a rivoluzionare i sistemi di autenticazione biometrica sui dispositivi mobili. Niente riconoscimento del volto dunque, l’azienda è convinta che il futuro sia ancora nei polpastrelli delle dita.

La tecnologia in questione è stata denominata Qualcomm 3D Sonic Fingeprint Technology. Si tratta di un sistema che, ovviamente, consente di integrare il riconoscimento delle impronte digitali direttamente negli schermi degli smartphone, come del resto già visto ampiamente in buona parte dei top di gamma 2019. La novità risiede nel fatto che l’azienda ha sensibilmente allargato l’area destinata alla scansione (si parla di un ingrandimento pari a 17 volte), migliorando la sicurezza (ci sarà un secondo step di autenticazione, mediante due impronte digitali riconosciute in contemporanea) e la velocità.

Questo consentirà di poter sbloccare lo smartphone, senza necessariamente poggiare il dito nell’area precisa in cui è integrato il sensore, così come avvenuto fino ad ora. Un netto passo in avanti nell’usabilità quotidiana del sistema, che potenzialmente potrebbe consentirne l’integrazione non solo nei top di gamma, ma anche nelle altre fasce di mercato.

Qualcomm 3D Sonic Fingerprint Technology vedrà la luce nel 2020, sicuramente a bordo dei dispositivi di fascia alta, per poi diffondersi col tempo a macchia d’olio. Il gigante californiano conferma dunque la propria attenzione verso il tema della sicurezza dei dati personali, uno degli argomenti caldi nel settore smartphone, che ha trovato un importante alleato proprio nei sistemi di autenticazione biometrica. Adesso la palla passa ai produttori.