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I salvataggi modificati di The Legend of Zelda: Breath of the Wild in vendita su eBay potrebbero costarvi l’arresto. Almeno questo è quello che è successo a Ichimin Sho, che ha pubblicato una pubblicità su un-ecommerce giapponese che aveva come obiettivo quello di vendere appunto l’ultimate save data per l’esclusiva Nintendo Switch. Purtroppo per il ventisettenne cino-giapponese il tutto è costato davvero molto, molto caro.

The Legend of Zelda Breath of the Wild

Andiamo con ordine: l’accusa ovviamente non riguarda The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Nessun tipo di forza di polizia potrebbe mai arrestare qualcuno solo per aver modificato un file di salvataggio. In Giappone però questo genere di operazione, se collegata alla vendita, infrange una serie di leggi dello Stato. Oltre alla vendita, infatti, modiifcare i salvataggi rientra nel reato di “fornire a pagamento dei servizi per violare i protocolli di restrizione della console”. Un po’ come la modifica di una piattaforma: di per sé la modifica è un reato ma diventa tale nel momento in cui qualcuno viene a conoscenza di ciò.

Se Sho avesse modificato solamente i suoi salvataggi (e quelli degli amici) molto probabilmente la storia non sarebbe emersa. L’ingente movimento di denaro però, unito alla pubblicità, ha fatto sì che la polizia arrestasse il ragazzo. Ma quanto ha guadagnato da questo black market? Stando alle sue dichiarazioni, Sho ha cominciato a vendere i salvataggi modificati di The Legend of Zelda: Breath of the Wild a dicembre 2019 e in circa due anni di attività avrebbe guadagnato più omeno 10 milioni di Yen, ovvero poco più di 70.000 Dollari.

Di questa storia esiste anche un precedente. Oltre a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, a febbraio 2021 un uomo in Nagoya venne arrestato per aver creato dei salvataggi di Pokémon Spada e Pokémon Scudo. La pratica sembra essere molto comune in Giappone ma esistono anche tool occidentali che permettono un boost dei salvataggi, molto utilizzati in giochi multiplayer come Monster Hunter.