Si parla oramai da diverso tempo di Nintendo Switch Pro. La possibile versione hi end della console ibrida della casa di Kyoto non ha però mai trovato una conferma ufficiale da parte del board dirigenziale del produttore e con l’E3 2021 oramai archiviato appare davvero complicato un annuncio nel bel mezzo dell’estate. Nel corso delle ultime ore, però, il presidente di Nintendo of America Doug Bowser si è concesso a qualche dichiarazione inerente al prossimo hardware in sviluppo.
Bowser ha confessato alcuni particolari in merito ad una eventuale Nintendo Switch Pro durante un’intervista con il Washington Post. In realtà la figura dirigenziale non ha voluto confermare né smentire l’esistenza di un nuovo hardware ma si è esposto molto di più di quanto abbia fatto in passato, rimarcando un concetto tanto ovvio quanto condivisibile: l’obiettivo di Nintendo è sempre lo stesso, ovvero cominciare ad esplorare nuove possibilità di lanciare una console quando sarà il momento giusto.
“Guardiamo sempre alla tecnologia e come essa puòl aiutarci a migliorare le esperienza di gameplay”, ha dichiarato Bowser. Il problema però resta sempre tra la ricerca e lo sviluppo di una eventuale Nintendo Switch Pro e il suo annuncio ufficiale. “Un nuovo hardware verrà annunciato quando sarà il momento”, ha aggiunto il presidente di Nintendo of America. Un chiaro segnale, dunque, di come al momento la casa di Kyoto non sia con l’acqua alla gola. La console ibrida è tra l’altro relativamente giovane, con soli 4 anni di “attività” sulle spalle e sta davvero vendendo bene.
Probabilmente Nintendo Switch Pro esiste per davvero ma annunciarla adesso per Nintendo potrebbe essere un autogol. Nella testa dei dirigenti, oltre al fatto che la console continua a vendere e tecnicamente si appresta ad accogliere diversi giochi (anche sfruttando la tecnologia cloud, come nel caso di Marvel’s Guardians of the Galaxy) anche molto spinti tecnicamente. Appare dunque chiaro che al momento non c’è fretta di lanciare un nuovo hardware, soprattutto considerato anche lo shortage di chip che ha colpito l’intero mercato dell’intrattenimento e non solo.