Microsoft ha annunciato che supporterà l’aggiunta del suo file system exFAT all’interno del kernel Linux. La casa di Redmond ha già condiviso sul proprio sito le specifiche tecniche di exFAT e dichiarato che il codice sarà presto integrato sul kernel Linux in una versione “interoperabile e conforme” disponibile sotto licenza GNU GPLv2.
Microsoft ha introdotto exFAT (Extended File Allocation Table) nel novembre 2006. È un file system usato in Windows e in molti tipi di dispositivi di archiviazione come schede SD e chiavette USB.
Finora exFAT era proprietario, con Microsoft detentrice dei brevetti su diversi aspetti del suo design. La casa di Redmond, da quando è guidata da Satya Nadella, ha però cambiato radicalmente il suo rapporto con il mondo dell’open source e Linux.
Sono tanti le mosse fatte in questi anni, come l’ingresso nell’Open Invention Network nell’ottobre 2018. Microsoft ha reso disponibili più di 60.000 brevetti ai membri OIN. OIN è stato creato nel 2005 come un “serbatoio di brevetti comune” con l’obiettivo di proteggere le aziende che lavorano su progetti basati su Linux.
Finora gli utenti Linux dovevano usare software esterni ed escamotage per supportare le unità exFAT, ma i tempi stanno per cambiare. “Microsoft sta supportando l’aggiunta del file system exFAT al kernel Linux e l’eventuale inclusione di un kernel Linux con supporto exFAT in una futura revisione della Linux System Definition di OIN”, ha aggiunto un portavoce.
“Ci aspettiamo che i membri della comunità Linux invieranno un codice per l’inclusione di una versione interoperabile e conforme del file system exFAT nel kernel Linux. Una volta accettato, il codice trarrà beneficio dagli impegni sulla difesa dei brevetti degli oltre 3040 membri e licenziatari di OIN”.