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Come segnalato da The Patch Notes, un blog legale dedicato all’industria videoludica, è partita una causa legale class action contro EA Games, in Canada. I querelanti essenzialmente affermano che l’editore videoludico sta guadagnando tramite un sistema illegale di gioco d’azzardo vendendo loot box per denaro. Si tratta di una causa molto simile a quella intentata in agosto, sempre contro EA, in California, legata a FIFA Ultimate Team, anch’esso considerato gioco d’azzardo.

La class action canadese è stata aperta da due individui che si descrivono come “clienti di EA”: il primo afferma di aver acquistato delle loot box nel gioco Madden NFL, mentre il secondo afferma di averne acquistate in vari giochi della serie NHL. Essendo un class action, è a nome di tutti coloro che hanno acquistato loot box in un qualsiasi gioco EA sin dal 2008: in caso di vittoria dei querelanti, EA dovrebbe sborsare probabilmente cifre enormi.

FIFA 20

Al pari di altre class action simili, questa causa cita sezioni legate al gioco d’azzardo nel codice criminale del Canada per confermare il fatto che le loot box dovrebbero essere considerate gioco d’azzardo. Inoltre, cita vari precedenti internazionali, come le regolamentazioni giapponesi e coreane, le recenti leggi contro le loot box del Belgio e dei Paesi Bassi (nate anche in risposta a quanto avvenuto con Star Wars Battlefront II), e gli studi in corso negli USA e nel Regno Unito.

Trattandosi di una causa civile, non avrà una diretta incidenza sulle regolamentazioni del governo, ma in caso di vittoria dei querelanti, ci potrebbe essere pressione per l’inserimento di legislazioni dedicate. Il Canada, per il momento, non ha leggi sulle loot box e non ha ancora affrontato l’argomento in modo sensibile.

Ieri, inoltre, abbiamo scoperto che il Codacons ha ottenuto una vittoria contro le microtransazioni, in seguito a un accordo con EA.