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Sono passate ormai due settimane dall’annuncio che ha sconvolto una buona fetta di pubblico. Come un fulmine a ciel sereno, gli studi di sviluppo interni di Google Stadia hanno chiuso definitivamente i battenti creando un polverone mediatico non indifferente. Secondo quanto riportato da Kotaku ad inizio febbraio, i dipendenti furono smistati in altri studi, ma non è tutto la redazione è andata più a fondo contattando oltre 150 ex membri dello staff che non hanno usato parole dolci nei confronti di quello che è successo.

Google Stadia

Secondo il rapporto, gli ex dipendenti di Google Stadia sono rimasti “scioccati” dall’improvvisa chiusura dal momento che, solo una settimana prima il principale dirigente di Stadia aveva dichiarato di avere a disposizione una squadra solida e di talento in grado di stupire negli anni. Tutti gli ex dipendenti hanno dichiarato che hanno dovuto aspettare ben tre giorni prima di avere una teleconferenza di domande e risposte con Phil Harrison e che il rapporto descrive come “controverso”.

La frase più agghiacciante che si può leggere nel rapporto descrive in modo dettagliato le parole di Harrison ad una domanda che chiedeva come era possibile passare da una settimana in cui si affermava che stessero facendo “dei passi da giganti” alla chiusura durante la settimana successiva. La sua risposta è stata semplicemente “io non ho fatto niente, lo sapevamo e basta.” Insomma, la situazione è davvero particolare e assurda, probabilmente nel corso dei prossimi giorni si scopriranno dei dettagli in più a riguardo.

Cosa ne pensate di questa notizia? Puntavate forte sugli studi interni di Google Stadia? Fatecelo sapere con un commento qui sotto nella sezione dedicata. Come sempre vi invitiamo a seguire le nostre pagine per tutte le novità in ambito videoludico.