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Sono giorni un po’ concitati in casa Apple che si trova nel bel mezzo di una situazione assai spinosa: essersi fatta sottrarre una marea di dati sensibili che riguardano, oltretutto, anche progetti futuri. Autore degli attacchi: REvil.

Apple

Volendo essere più precisi, c’è da sottolineare che il target dell’attacco hacker non è stata Apple ma Quanta, realtà Taiwanese che ha un accordo con la società di Cupertino per produrre i suoi dispositivi. Ed è proprio alla luce di questa partnership che nei server gli hacker hanno trovato files sensibili riconducibili ai suoi prossimi progetti hardware. Il riscatto è fissato a 50 milioni di dollari e, se non saranno pagati, le informazioni segrete verranno divulgate.

APPLE iPhone 11 Pro

Ma i grattacapi non terminano qui perché, in attesa che venga versata la cifra richiesta, gli hacker hanno già iniziato a pubblicare qualche documento rubato per far capire che non solo fanno sul serio ma che conservano davvero files preziosi. La data ultima per versare la cifra richiesta è il primo maggio 2021. Se entro la giornata il pagamento non verrà effettuato, gli hacker inizieranno a riversare sul web i documenti sensibili uno dopo l’altro.

L’organizzazione criminale REvil è conosciuta per questo tipo di azioni. Infatti, analizzando a ritroso, è riuscita a mettere le mani su files sensibili di Acer ma anche a quelli di parecchi studi legali cui, tra i clienti, annoverano delle persone ricche come calciatori, manager, etc.

Infine il direttore della Cyber Intelligenze ha dichiarato quanto segue: “possiamo ormai essere certi che le supply chain digitali rappresentino un vero e proprio paradiso per gli hacker. Oggi, i dati critici di un’azienda sono fruibili, spesso gestiti al di fuori dell’organizzazione stessa. Questa incredibile complessità offre a chi ha intenti criminali molti punti di vulnerabilità da poter sfruttare. In questo specifico caso, gli aggressori hanno avuto accesso ai progetti di Apple attraverso una terza parte fidata.