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Facebook prova ancora ad imporsi nello stesso spazio di TikTok, e lo fa con una nuova app musicale disponibile da oggi, anche se attualmente solo in USA, in closed beta e solo per dispositivi iOS: si chiama BARS, e come suggerisce il nome è incentrata sul rap (sulle barre, appunto, ovvero l’unità di misura impiegata nella scena rap per definire la durata di una strofa).

Non è la prima volta che il colosso di Zuckerberg lancia la sifda a TikTok: lo scorso dicembre infatti era stato il momento (sempre e solo su App Store) di Collab, un’altra app musicale ma basata sull’interazione e la collaborazione tra più utenti.

BARS nasce con lo scopo di mettere a disposizione di tutti un’ampia selezione di strumenti per fare rap (e trap: c’è anche l’autotune, ovviamente), con un’ampia varietà di filtri audio, video ed effetti con una qualità che secondo Facebook è da studio. Non solo: BARS verrà in soccorso degli utenti che non hanno la rima facile suggerendo varie opzioni automaticamente nella fase di stesura del testo.

C’è anche la possibilità di confrontarsi in freestyle con la modalità Sfida. Una volta confezionata la propria clip di 60 secondi, sarà poi possibile postarla in un feed che ricorda da vicino quello di TikTok: gli altri utenti potranno esprimere gradimento reagendo con una fiamma, come a dire “sei on fire bro“, o qualunque cosa dicano i rapper – ma solitamente la formula è x+bro, non ci si può sbagliare, o anche bro+x.

Quanto funzioni bene e come, al momento, non è dato saperlo, considerando che l’app è ora in mano ad una ristretta cerchia di utenti. I colleghi di TheVerge, che hanno avuto accesso alla closed beta, per ora non si sono detti particolarmente soddisfatti della qualità degli effetti, che sarebbe deludente rispetto ai proclami di Facebook

 

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Rispetto a Collab, considerando la popolarità del  rap e la natura “sociale” dell’agone freestyle, BARS potrebbe veramente raccogliere velocemente consensi. Intanto TikTok è sotto accusa in Europa e negli USA, e come sappiamo in Italia dal 9 febbraio sono scattate delle prime misure di blocco a tutela dei minori: nonostante tutto, però, resta sempre in forte ascesa, e anche lo scorso gennaio si è rivelata l’app più redditizia di tutte.