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Sono ormai mesi che Epic Games continua imperterrita la sua battaglia legale contro Apple e Google, controversia legata a Fortnite e alle policy delle due grandi aziende, che hanno comportato la rimozione del gioco free-to-play dall’App Store e dal Google Play Store in seguito alla violazione dei termini di servizio, avvenuta quando Epic ha deciso di non riconoscere più la stessa percentuale di guadagni sulle microtransazioni ai due colossi. Da quel momento si è scatenata una vera e propria guerra, cominciata a colpi di marketing, con Epic che ha tirato in mezzo tematiche orwelliane e vecchi spot Apple, e proseguita per vie legali: dopo vari accordi trovati in svariati tribunali negli Stati Uniti (che però non hanno messo definitivamente la parola fine alla diatriba) ora Epic Games ha deciso di spostare la disputa legale nel Regno Unito, inoltrando un nuovo reclamo per provare a far tornare Fortnite su App Store.

Come riportato da Bloomberg, nelle ultime note legali Epic sostiene che Apple abbia “abusato della sua posizione”, e che la rimozione di Fortnite dal suo negozio digitale sia stata una mossa illegale. Lo stesso reclamo è stato inoltrato, il medesimo giorno, nei confronti di Google, colpevole, allo stesso modo, di aver preso una decisione arbitraria e unilaterale. Tali reclami sono stati inoltrati al Competition Appeal Tribunal, una corte britannica che si occupa di leggi in materia di antitrust, che si occuperà di esaminare il caso nelle prossime settimane.

Mentre negli Stati Uniti è ancora in corso una battaglia legale che va avanti da mesi e sembrerebbe essere pressoché infinita (nella quale, però, i tre contendenti hanno già trovato un qualche accordo preliminare, che però non si è ancora concretizzato del tutto), quello di queste ore è invece il primo tentativo di Epic di riportare Fortnite su uno store europeo, nello specifico l’App Store del Regno Unito. A questa richiesta potrebbero seguirne altre nel vecchio continente nel corso delle prossime settimane o mesi, forse in Francia, in Germania o anche in Italia. L’obiettivo finale della software house fondata da Tim Sweeney sarebbe, a detta di diverse indiscrezioni, quello di aprire un proprio shop, esterno all’App Store e al Play Store e libero da ogni vincolo contrattuale, sulle piattaforme concorrenti.

Apple e Google, come sappiamo, sono sempre state piuttosto restie a concedere questa possibilità a terzi, dunque il processo – che si svolga, d’ora in avanti, negli Stati Uniti o in Europa – potrebbe essere ancora molto lungo. Voi da che parte state? Credete sia giusto per Epic muoversi in questa direzione e cercare di liberarsi dalle “catene” di Apple e Google, o ritenete che alla fine sarà lei a doversi adeguare alle loro richieste?