Nonostante sia un gioco datato 2016, il primo Hitman in queste ore sta venendo tempestato di review negative. Il motivo? Decisamente assurdo, considerata la natura del gioco e soprattutto la sua modalità di distribuzione digitale.
Andiamo con ordine: nelle scorse ore Hitman ha infatti debuttato su GOG. Inizialmente il gioco era infatti un’esclusiva Steam. Si tratta del primo capitolo che ha gettato le basi per un gioco continuamente in aggiornamento, dove IO Interactive ha agito aggiungendo continuamente episodi e missioni secondarie. Tecnicamente potremmo quasi parlare di un GaaS, che ha saputo dettare la linea non solo del ritorno più convincente di Agente 47, ma ha anche incontrato il favore di pubblico e critica. Purtroppo su GOG uno dei requisiti fondamentali per i giochi è di non avere nessun DRM, cosa che ovviamente per il reboot del franchise è assolutamente impossibile. E questo ha portato ad una serie di critiche negative piuttosto feroci.
A quanto pare tutti coloro che hanno acquistato Hitman su GOG si sono completamente dimenticati della natura del gioco. Pur essendo effettivamente privo di DRM per quanto riguarda l’installazione e il gioco offline, ancora oggi il titolo di IO Interactive richiede comunque una connessione online per poter giocare con i Target Elusivi, alcune missioni secondarie, le missioni create dagli utenti e molto altro. Ad onor del vero bisogna ammettere che tali feature, esclusive appunto di una connessione online, non erano state menzionate nella pagina prodotto. Una dimenticanza? Sicuramente sì, forse anche un po’ di sbadatezza ma che non giustifica il review bombing al quale il titolo è stato sottoposto.
GOG non è stata comunque a guardare. Lo staff del negozio ha infatti cominciato a rimuovere le recensioni negative che si focalizzavano su questo problema. Non proprio un debutto dei sogni per Hitman ma forse in futuro i giocatori impareranno ad analizzare un titolo prima di acquistarlo, soprattutto se vecchio di 5 anni fa. E magari la prossima volta IO Interactive compilerà meglio la scheda prodotto.