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Lenovo ha presentato un nuovo monitor 4K HDR con tecnologia mini LED indirizzato ai professionisti dell’immagine ed ai content creator, il ThinkVision Creator Extreme da 27 pollici.

La tecnologia di retroilluminazione usata per il pannello è un gradino sotto quella micro LED o OLED per quanto riguarda la qualità dell’immagine, tuttavia si tratta di un sistema nettamente superiore rispetto ai tradizionali monitor LED attualmente in commercio.

La vera novità del nuovo monitor della casa cinese infatti risiede nel prezzo, fissato a 2.499 dollari, decisamente più contenuto rispetto all’unico concorrente attualmente disponibile, il ProArt PA32UCX di Asus da 32 pollici che ha un prezzo di 4.000 dollari.

Confrontato con quest’ultimo il display di Lenovo mantiene le stesse caratteristiche (escludendo le dimensioni), incluse le 1.152 zone indipendenti di illuminazione che consentono una luminosità diversa per ogni area a seconda dell’immagine, molte di più rispetto alle 384 zone disponibili su top di gamma come l’Omen X 65 Emperium, l’Asus ROG Swift PG27UQ o l’Acer Predator X27.

Durante la presentazione Lenovo ha mostrato un sample del monitor sul quale veniva riprodotto il video di un eruzione vulcanica, e nonostante la resa cromatica ed i contrasti riescano ad offrire una qualità attualmente impossibile sui pannelli tradizionali, quello in questione rispetto alle proposte concorrenti sembra soffrire di un alone sui testi bianchi a sfondo nero che fanno tendere lo sfondo appunto al grigio piuttosto che al nero profondo.

Secondo il rappresentante della società, tale “difetto” è dovuto alla natura stessa della tecnologia mini-LED, ma potrebbe essere meno evidente nella versione definitiva del dispositivo.

Il display è inoltre certificato per una luminosità minima di 1.000 nits con HDR, che scende sotto i 600 con DSP attivo. Il pannello copre infine il 99% dello spazio DCI-P3 ed il 100% dello spazio sRGB e BT.709 con un Delta E inferiore ad 1.

D’altronde il monitor è pensato per un’utenza professionale, ragione per la quale si rivela una scelta poco azzeccata per i videogiocatori: il refresh rate si ferma infatti a 60Hz, ed il tempo di risposta di 14 ms lo rende sconsigliabile per i titoli più frenetici, senza contare la totale assenza di tecnologie quali Nvidia G-Sync e AMD FreeSync.

In conclusione, il costo della tecnologia mini LED si sta in breve tempo riducendo, il che consentirà l’approdo anche in altri segmenti del mercato dei monitor.