Oggi conosciamo tutti Steam Deck. L’handled PC di casa Valve è infatti molto simile, almeno nel design e nelle intenzioni (incluso il dock di cui ancora oggi non conosciamo il prezzo) a Nintendo Switch. Eppure, negli anni, Gabe Newelle e soci hanno provato diversi design, tra cui uno a “matrioska”, decisamente curioso, che coinvolgeva altri due hardware prodotti dalla società, ovvero Steam Link e Steam Controller, che non sono stati dei successi a livello di vendite, tanto da essere stati abbandonati del tutto.
A svelare il tutto ci ha pensato Scott Dalto, uno dei designer di Valve, che insieme a IGN ha ripercorso un po’ la storia di Steam Deck e di come è nato questo nuovo hardware. Stando alle parole ddi Dalton, nei primi giorni in cui l’idea balenò in testa al team di sviluppo, il primissimo prototipo dell’handled PC era una sorta di matrioska: l’intera base sarebbe stata su uno Steam Controller allungato, con uno schermo al centro, che includeva Steam Link per la riproduzione dei contenuti. Strano, vero?
“All’inizio pensavamo di poter prendere l’hardware di Link, inserirlo nel Controller e mettere lo schermo all’interno”, le parole di Dalton. Fortunatamente (o sfortunatamente?) questo design non vide mai la luce. E così nacque lo Steam Deck (dopo altri tentativi falliti) come lo conosciamo, ovvero come un hardware completamente indipendente e slegato da altri due prodotti. E non fu possibile vederlo perché semplicemente c’erano molti limiti tecnici che non ne permisero la realizzazione. Pericolo scampato, dunque.
Infine, se pensate che Steam Deck sia un progetto completamente inedito, Dalton vi smentisce. Stando alle sue parole, infatti, Valve ha cominciato a pensarci su fin dall’inizio dei nuovi anni ’10. Questo significa che dal 2010 in avanti la società ha continuato a lavorare su concept e prodotti ed ha colto l’occasione nel momento in cui la tecnologia ha permesso la realizzazione di un’idea simile.