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Qualche settimana fa vi abbiamo parlato dell’attacco ransomware che ha colpito la città di Baltimora, causato da un software malevolo basato su una ex arma della NSA; oggi emergono le prime stime dei danni e la situazione non si prospetta certamente rosea per le casse della municipalità.

L’attacco ha infatti portato al blocco temporaneo di tutti i sistemi informatizzati del comune, causando disservizi in praticamente ogni ambito della gestione, dal calcolo delle tasse al semplice accesso alle email dei funzionari pubblici. La città non ha ceduto al ricatto imposto dal ransomware – si chiedevano 13 bitcoin per computer infetto (circa 100.000 dollari al momento dell’attacco) -, quindi c’è voluto del tempo affinché la situazione si stabilizzasse.

La città di Baltimora

Secondo le prime stime, pare che il danno causato dall’attacco ammonti a circa 18 milioni di dollari, di cui 10 milioni imputabili a danni effettivi, mentre gli altri 8 provengono dai mancati introiti dovuti al blocco dei sistemi informatici. Insomma, un conto salato che ci dimostra quanto oggi la gestione di una grande città sia fortemente vulnerabile a questo genere di attacchi.