Fortnite, in qualità di game as a service, è sempre pronto a introdurre novità. Spesso parliamo di contenuti, come nuove armi, skin o modalità a tempo, ma ogni tanto ci sono novità più significative e con un impatto a lungo termine. Con la conclusione del “Capitolo 1” di Fortnite (anche se tecnicamente non aveva questo nome), Epic Games ha modificato il funzionamento del matchmaking e ha introdotto i bot: lo scopo è di permettere ai meno esperti di giocare contro avversari (umani o meno) allo stesso livello. I bot, ovviamente, non sono abili come i giocatori umani, ma precisamente quanto sono abili?
Un giocatore è riuscito a registrare il comportamento di un bot e, subito dopo, a osservare lo scontro tra due di essi. Potete vedere il filmato completo qui sotto. Inizialmente il giocatore, compreso che si tratta di un bot, cerca di non eliminarlo per osservarne la reazione e il metodo di approccio: possiamo vedere come l’intelligenza artificiale dell’avversario sia alquanto limitata e lo porti a bloccarsi facilmente.
Successivamente, arriva un secondo bot: le due IA cercano quindi di darsi battaglia, anche se come potete vedere il loro comportamento e, sopratutto, la loro precisione sono alquanto imprecisi. Considerando che sono nemici pensati per essere sconfitti facilmente, non è un problema che la loro abilità sia limitata, ma se invece li dobbiamo considerare come degli “allenatori” virtuali, allora è innegabile che un giocatore meno esperto non impari nulla scontrandosi con loro. I due bot non creano muri e rampe, inoltre sono veramente poco mobili.
Epic Games aveva comunque già affermato che i bot erano un lavoro in corso e che nel tempo, anche sulla base del feedback ricevuto, avrebbero apportato le dovute modifiche, esattamente come per il matchmaking. Inoltre, è possibile che i bot non siano stati affatto pensati per scontrarsi tra di essi, anche se va detto che ignorano il giocatore umano. Diteci, voi cosa ne pensate?