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Fall Guys, il party game battle royale in cui l’obiettivo è proprio quello di non cadere, si è rivelato il grande successo dell’estate 2020. Dopo una sola settimana dal lancio, l’editore Devolver Digital ha confermato che il gioco aveva venduto oltre 2 milioni di copie su Steam ed era stato scaricato più di 8 milioni di volte su PlayStation 4. Eppure, la scalata verso la popolarità non ha beneficiato di un esordio accomodante per Fall Guys.

Inizialmente, quando gli sviluppatori di Fall Guys sono andati alla ricerca di finanziamenti, i publisher non si erano rivelati troppo entusiasti di questo battle royale. Sebbene si sia rivelato un successo lampante – poiché le vendite su PC registrano performance eccezionali, congiuntamente all’idea geniale di regalarlo ai membri di PlayStation Plus – non tutti hanno avuto la lungimiranza di definirlo “geniale” al primo impatto.

Fall Guys: Ultimate Knockout

In un lungo thread su Twitter, il direttore creativo di Mediatonic, Jeff Tanton, ha raccontato proprio le vicende che riguardano lo sviluppo iniziale del gioco e la difficoltà riscontrata nel convincere i publisher a finanziarlo. Jeff Tanton, spiega che l’idea è nata dalla perspicacia del lead game designer, Joe Walsh, che ha pensato di combinare le sfide fisiche tipiche del battle royale ispirandosi al game show giapponese, Takeshi’s Castle. L’idea aveva pienamente convinto Jeff Tanton, il quale ha continuato a lavorare al progetto e all’aspetto del gioco. A tal fine, è stato importante anche il contributo del concept artist principale, Dan Hoang, il quale ha ideato il design dei personaggi, simili a dei fagioli dalle buffe sembianze – incredibilmente, il punto di forza del gioco.

Il titolo pensato inzialmente era “Fool’s Gauntlet”, successivamente sostituito con “Stumble Chums”, per poi raggiungere la notorietà con il titolo definitivo: “Fall Guys”. Ciò nonostante, non tutti gli sviluppatori riuscivano a concepire il gioco con le stesse potenzialità che vedeva Tanton. Fall Guys, infatti, è stato presentato a dieci publisher prima di raggiungere Devolver Digital, che ha finalmente accettato di finanziarlo e di svilupparlo a pieno ritmo circa 6 mesi dopo. E voi, che ne pensate del simpatico titolo di Mediatonic?