L’Electronic Entertainment Expo è ufficialmente in crisi da anni: la rilevanza di questo tipo di fiere è sempre minore e i publisher si spostano pian piano verso formati digitali, come il Nintendo Direct e lo State of Play di Sony Interactive Entertainment. Ovviamente, la fiera losangelina era ancora lontana dalla propria dipartita e si trovava più che altro in un momento di transizione che l’avrebbe portata verso un evento più consumer e meno giornalistico. L’E3 2020, però, è ora sempre più a rischio.
Come vi abbiamo segnalato, la città di Los Angeles ha dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’epidemia di coronavirus: per quanto si tratti solo di un’azione preventiva, è stato un primo segnale che la situazione è sempre più seria anche in California. L’ESA -ente organizzativo dell’E3 2020- ha rilasciato una nuova dichiarazione, affermando che la kermesse era ancora pianificata per giugno 2020 e che tutti stavano sorvegliando la situazione da vicino. Purtroppo, ora, arriva il primo vero problema: iam8bit ha abbandonato l’evento.
Potrebbe essere un nome poco noto al largo pubblico, ma si tratta di un importantissimo partner dell’E3 2020. iam8bit era stato annunciato come partner ufficiale a fine gennaio, ma dopo un solo mese l’accordo è stato sciolto. La società ricopriva il ruolo di creative director. Ora, a tre mesi dall’evento, l’E3 2020 e l’ESA si ritrovano senza un importante pezzo del puzzle e la situazione coronavirus da fronteggiare.
Negli anni la fiera di Los Angeles ha perso pian piano vari partner: uno dei più celebri è Sony PlayStation che, dopo aver saltato lo scorso E3, ha annunciato che non sarà presente anche in questo 2020. La situazione si fa sempre più seria e ogni giorno che passa pare sempre più difficile che l’edizione di quest’anno possa effettivamente avere luogo. Speriamo la situazione si chiarisca il prima possibile.