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Continuano i guai per CD Projekt RED con una terza class action, che si unisce alle due che vi abbiamo già riportato. La terza causa è stata avviata dallo studio legale californiano Bragar Eagel & Squire e segue sostanzialmente la scia delle precedenti.

“La denuncia presentata il 24 dicembre 2020 afferma che gli imputati (CD Projekt RED, ndr)hanno fatto dichiarazioni false e/o fuorvianti e/o non hanno rivelato che:

  1. Cyberpunk 2077 era praticamente ingiocabile sui sistemi Xbox e PlayStation current-gen a causa degli enormi bug;
  2. di conseguenza Sony ha rimosso Cyberpunk 2077 dal PlayStation Store e Sony, Microsoft e CD Projekt RED sono state costrette ad offrire il rimborso completo;
  3. di conseguenza CD Projekt RED ha subito un danno alla reputazione al patrimonio;
  4. di conseguenza le chiarazioni degli imputati sulle attività, operazioni e prospettive erano materialmente false e fuorvianti e/o mancavano di una base ragionevole in tutti i momenti rilevanti.

Quando i veri dettagli sono arrivati sul mercato, la causa sostiene che gli investitori hanno subito dei danni.”