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Toshiba Memory e Western Digital hanno annunciato che un’improvvisa assenza di energia nella provincia di Yokkaichi in Giappone il 15 giugno ha colpito gli impianti produttivi di memoria NAND flash usati congiuntamente. Al momento gli impianti sono fermi, seppur solo in modo parziale, con un ritorno alla piena operatività previsto per metà luglio.

Western Digital ha spiegato che l’interruzione energetica è durata 13 minuti e ha impattato sui wafer in produzione, gli impianti e i macchinari. L’azienda ha spiegato che l’incidente ridurrà la produzione di wafer di memoria NAND nel terzo trimestre per circa 6 exabyte di capacità, secondo indiscrezioni metà della produzione trimestrale dell’azienda.

Toshiba dal canto suo non ha rilasciato informazioni, e per questo si specula che l’impatto potrebbe essere maggiore di 6 exabyte, forse potrebbe arrivare a 9 exabyte per quanto la riguarda. Al momento è ancora in corso la valutazione dei danni, quindi l’impatto finanziario non è ancora stato quantificato nel suo complesso.

Sei exabyte di memoria NAND rappresentano molti soldi, e secondo gli analisti di TrendForce è possibile che l’incidente porterà meno fiducia da parte dei clienti delle due aziende, con un conseguente spostamento della produzione e quindi un ulteriore danno economico.

Il campus di Yokkaichi produce all’incirca il 35% della memoria NAND globale in termini di fatturato secondo TrendForce. Attualmente nel campus ci sono cinque impianti (Fab 2, Fab 3, Fab 4, Fab 5 e Fab 6) e un centro di ricerca e sviluppo, tutti interessati dal problema energetico. Tre impianti nel campus sono deputati alla produzione di 3D NAND, mentre gli altri due sono dedicati a tipi di memoria specifici.

È quindi possibile che questo incidente abbia ripercussioni sui prezzi della memoria NAND nel prossimo futuro, e di conseguenza sui prezzi dei dispositivi che la integrano – smartphone, SSD, ecc. Sembra però tuttavia presto per “fasciarsi la testa”. Non resta che attendere.