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Intel ha respinto alcuni report di stampa secondo cui l’intera roadmap di prodotti server avrebbe subito un importante slittamento. A sostenere questa tesi è stato il sito Semiaccurate, seguito da un report dell’analista Aaron Rakers di Wells Fargo, che oltre a riprendere quanto riportato dal sito, ha citato non meglio precisate “fonti industriali”.

La casa di Santa Clara è attesa nel 2020 al rinnovamento dell’offerta server con un nuovo design a 14 nanometri nella prima metà dell’anno (Cooper Lake), seguito dal primo progetto a 10 nanometri Ice Lake nella seconda metà. L’azienda statunitense ha diffuso una nota ai colleghi di Tom’s Hardware USA in cui riafferma la roadmap e le tempistiche:

Intel rimane nei tempi previsti per la consegna della piattaforma Whitley, a partire dalla produzione di Cooper Lake nel primo semestre 2020, seguita dalla produzione di Ice Lake nel secondo trimestre 2020. Siamo anche sulla buona strada per succedere a Whitley con Sapphire Rapids nel 2021“.

Questa dichiarazione fa eco a quanto affermato da Murty Renduchintala, a capo del Technology, Systems Architecture & Client Group e chief engineering officer di Intel, nel corso della UBS Global TMT Conference a chi gli chiedeva della capacità dell’azienda di competere con AMD adesso che quest’ultima ha un vantaggio sul fronte dei processi produttivi.

“[…] E certamente per la fine del 2020 usciremo con Ice Lake, la nostra prima soluzione server a 10 nanometri che porta importanti benefici per quanto concerne le prestazioni per core. Perciò in definitiva penso che abbiamo una roadmap aggressiva che pensiamo sia abbastanza buona per affrontare lo scenario competitivo”. A una seconda domanda sulle tempistiche legate a Ice Lake, Renduchintala ha riconfermato il debutto durante la seconda metà del prossimo anno.

Si è parlato tantissimo in questi anni del ritardo di Intel nella messa a punto del processo produttivo a 10 nanometri e l’impatto sulla competitività che ciò ha comportato a fronte di una AMD che dal 2017 è tornata sulla scena con una roadmap solida e progetti di grande valore.

Se la futura offerta server dovesse subire un ritardo, per Intel i problemi potrebbero farsi persino più seri, visto che AMD conta di arrivare al 10% del mercato server entro metà 2020. In passato la roadmap server di Intel ha visto dei ritardi, anche riguardo Cooper Lake. Nell’agosto 2018 il progetto era previsto per il 2019, ma a maggio di quest’anno l’azienda ha cambiato la data di debutto spostandola al 2020.

Ciò significa che la dichiarazione di Intel odierna fa riferimento alla roadmap diffusa a maggio 2019. È interessante notare come la slide riporti che le spedizioni di prodotti Ice Lake pronti per il mercato (non sample) inizieranno nella prima metà del 2020, mentre le recenti dichiarazioni di Intel affermino che la produzione inizierà nella seconda metà del 2020.

Per chiudere, c’è un’altra slide mostrata alla HPC Developer Conference di Denver lo scorso mese in cui Intel ha reiterato l’arrivo di Cooper Lake e Ice Lake nel 2020 e ha aggiunto l’arrivo di Sapphire Rapids, il progetto che vedremo insieme alla GPU “Ponte Vecchio” nel supercomputer Aurora, nel 2021.

Le ultime due roadmap, i commenti del dirigente della settimana scorsa settimana e la dichiarazione di oggi riportano che Cooper Lake, Ice Lake e Sapphire Rapids stanno seguendo la tabella di marcia. Il detto “fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio” sembra però quantomai azzeccato quando si parla dei 10 nanometri di Intel. Se ne sono viste e sentite troppe. Fino a quando le spedizioni dei chip non partiranno ufficialmente, rimarrà sempre un po’ il dubbio.

Il “diavolo” però potrebbe stare nei dettagli: dato che si parla genericamente di semestri, non è detto che per ritardi Semiaccurate e l’analista intendano qualcosa tipo uno slittamento di Ice Lake da luglio a dicembre. Tutto è possibile, ma per ora stiamo alle parole ufficiali di Intel e come sempre vi terremo aggiornati in caso di sviluppi.