Nonostante PlayStation 5 e Xbox Series X/S siano giunte sul mercato, sono innumerevoli i videgiocatori che ancora oggi ricordano con estrema gioia l’originale PlayStation, quella che agli occhi di molti ha rappresentato un vero e proprio punto di partenza nella grande industria del gaming, con innumerevoli produzioni rivelatesi capaci di rapirci in mondi semplicemente indimenticabili. Sono dozzine le IP che hanno infatti piantato salde radici partendo proprio dalla prima home console di casa Sony, e questo lo sanno molto bene tanto i videogiocatori quanto gli stessi sviluppatori, tra i quali figura in particolare Hideo Kojima, il papà di quel Metal Gear Solid che seppe stregare milioni di fan in tutto il mondo.
Il game director, infatti, riceverà questo 26 gennaio il Legend Award Winner, premio che gli verrà conferito nel corso dei New York Game Awards, e proprio per l’occasione l’uomo ha partecipato a un’interessante intervista in compagnia di Reggie Fils-Aimé, ex presidente di Nintendo of America. Ebbene, nel corso dell’intervista lo sviluppatore giapponese è tornato a parlare proprio della prima PlayStation e di ciò che la console ha rappresentato per l’industria del gaming, la quale è stata definita come la macchina da gioco più interessante tra tutte quelle su cui abbia mai potuto lavorare. Andando più nello specifico, Hideo Kojima ha dichiarato:
” Personalmente ritengo che la console più interessante sia stata la prima PlayStation. Prima del suo arrivo, i videogiochi erano come uno spettacolo di marionette dove tutta l’attenzione era posta nel realizzare una semplice immagine piatta. Non vi era la possibilità di cambiare angolazione, di guardare la scena in maniera diversa. Grazie alla prima PlayStation, però, quelle che erano solo immagini in due dimensioni si sono trasformate in poligoni che ci hanno permesso di giocare con l’inquadratura. Ciò non riguardava solo gli sviluppatori ma anche gli stessi giocatori; era come vivere in un sogno.”
Insomma, per Hideo Kojima non vi è alcun dubbio, la prima PlayStation ha rappresentato un punto di svolta nell’industria videoludica che in qualche modo ha cambiato il modo d’intendere il gaming sia per gli sviluppatori che per i giocatori stessi. Dopotutto, ripensando proprio a quel Metal Gear Solid giunto sulla prima PlayStation, è facile ripensare a innumerevoli situazione dove i cambi d’inquadratura giocarono un ruolo fondamentale nel creare quella magica atmosfera che ancora oggi molte produzioni faticano a riprodurre.