Final Fantasy VIII è un capitolo abbastanza particolare all’interno della saga bandiera di Square Enix, soprattutto considerando i vari elementi di “rottura” con i canoni di cui Final Fantasy si è sempre nutrita.
Il gioco ha al suo interno diversi riferimenti subdoli per i giocatori più attenti, ma anche alcune curiosità che riguardano la sua produzione. Di seguito ve ne elenchiamo dieci tra le più interessanti.
Preoccupazioni di base
Un fatto abbastanza noto è che Hironobu Sakaguchi diede un apporto molto relativo allo sviluppo del progetto. Mentre per FFVII e FFIX ha partecipato più attivamente, al tempo dell’ottavo capitolo era completamente assorbito dalla creazione del film in CG The Spirits Within, quindi nonostante il suo ruolo di executive producer la verità è che affidò totalmente lo sviluppo a Yoshinori Kitase, Tetsuya Nomura e Kazushige Nojima.
Sakaguchi era molto interdetto in particolare dalla scelta di rendere i modelli dei personaggi con proporzioni realistiche e dall’idea di base di scrivere il gioco come una commedia liceale. Nonostante le sue preoccupazioni (e magari per il troppo da fare che aveva già tra le mani) il producer non interferì con tali scelte, dato che aveva già detto ai colleghi che avrebbero avuto libertà di andare nella direzione che volevano.
Nascosto in vista
Chiunque abbia giocato a Final Fantasy VIII conosce bene le parole “Fithos Lusec Wecos Vinosec“; qualcuno di voi magari avrà anche provato a cercarle nel dizionario di latino, invano. Questo perché le quattro parole non hanno significato, ma le lettere da cui sono formate sono anagrammate da “Succession of witches, love” (successione delle streghe, amore). In qualche modo, dunque, i due temi principali di Final Fantasy VIII erano già annunciati sin dal primo filmato, anche se nascosti.
Segnali dallo spazio
Durante la missione a Timber, prima del discorso del Presidente, in uno shermo esterno della stazione televisiva viene trasmesso un messaggio in rosso incomprensibile. Il problema con le trasmissioni via etere nel mondo di FFVIII è che su gran parte delle frequenze radio c’è una forte interferenza, che ha portato gli abitanti a utilizzare altri sistemi di comunicazione a distanza.
In realtà decifrando quel messaggio misterioso è possibile trovare le seguenti parole:
I AM ALIVE HERE BRING ME BACK THERE I WILL NEVER LET YOU FORGET ABOUT ME I WILL NEVER LET YOU BOUND ME BACK.
(SONO VIVA QUI RIPORTATEMI LÌ NON VI PERMETTERÒ MAI DI DIMENTICARMI NON VI LASCERÒ CONFINARMI MAI PIÙ)
Si tratta di un messaggio che viene trasmesso nell’aere dalla strega Adele dalla sua tomba in orbita attorno al pianeta.
Cover
Durante il festival del Garden di Balamb a Fisherman’s Horizon a seconda degli strumenti scelti è possibile far suonare un brano intitolato “Irish Jig” (che non è stato incluso nella colonna sonora del gioco). Se ad alcuni giocatori più navigati questo brano è sembrato familiare la ragione è che si tratta di una reinterpretazione di un brano di accompagnamento di una città in Final Fantasy V.
Scontro fugace
A proposito di FFV c’è un altro parallelo. Chi ha esplorato le rovine di Centra sa bene che qui è possibile affrontare e ottenere Odin come Guardian Force extra. Per farlo però c’è un tempo limite di 20 minuti per attraversare le rovine, risolvere un enigma, raggiungere la sua sala del trono e sconfiggerlo; se il tempo scade durante il combattimento egli manderà immediatamente al tappeto il gruppo col suo Zantetsuken.
Questa particolare boss fight è una rielaborazione dello scontro con Odin in FFV, che andava sconfitto entro un solo minuto dall’inizio del combattimento; a differenza di FFVIII si trattava di un combattimento vero e proprio in cui Odin non rimaneva passivo agli attacchi.
Draw me a river
Il character designer Tetsuya Nomura ha rivelato che per modellare molti dei suoi personaggi si è spesso ispirato a celebrità realmente esistenti. Per il design di Squall Leonhaert ha dichiarato di essersi ispirato all’attore e musicista River Phoenix (spentosi ad appena 23 anni nel 1993); al protagonista è stato anche assegnato il suo stesso giorno di nascita: il 23 agosto. Questo nonostante il cantante giapponese Gackt avesse dichiarato che Nomura si era ispirato a lui e al suo stile.
Guanto leggendario
Non è raro che i nomi di alcune armi dei vari capitoli di Final Fantasy siano ricorrenti nell’arco della saga, basti pensare alla Save the Queen, la Gae Bolg, la Murasame ecc. L’arma finale di Zell “Ehrgeiz”, però, è un easter-egg un po’ più trasversale, dato che si riferisce a Ehrgeiz: God Bless the Ring, titolo per PS1 sviluppato da DreamFactory e pubblicato da Square Enix, che tra l’altro aveva come special guest alcuni personaggi di FFVII. Nel gioco la Ehrgeiz era in realtà una spada leggendaria, ma probabilmente il suo nome pè stato associato ai guanti da combattimento sulla base del fatto che il gioco è un picchiaduro.
Gioco del destino
C’è chi con le carte da gioco fa previsioni sul futuro e chi fa l’esatto opposto. Leggendo l’introduzione del Triple Triad scopriamo infatti che il gioco di carte è stato inventato da un certo Orlan modificando dei tarocchi. Questo personaggio è un’altra auto-citazione della saga e si riferisce a Orran (o Olan) Durai, uno dei personaggi di Final Fantasy Tactics che non a caso era l’unico con il job Astrologo. Nella striminzita immagine allegata alla descrizione del Triple Triad lo si riconosce sulla sinistra dalla sua particolare acconciatura, mentre gioca con altri personaggi che sembrano usciti proprio da FFT, tra i quali si riconosce un Black Mage.
Angelo e angeli
Ogni tanto in alcuni film vengono inquadrati brevemente dei videogiochi e anche FFVIII ha avuto i suoi “secondi di gloria”. Nel film del 2000 Charlie’s Angel c’è una scena in cui Dylan (Drew Barrymore) priva di vestiti chiede aiuto a due ragazzini intenti in una partita a FFVIII. Una pessima scelta di titolo peraltro, dato che nel film i due stanno giocando insieme pigiando freneticamente i tasti sui controller, quando sappiamo bene che FFVIII è un gioco single-player e non ha certo bisogno di comandi veloci. È persino possibile ascoltare che sono stati sovrapposti degli effetti sonori diversi per dare l’impressione che il gioco sia più dinamico.
Oltre la Luna
Sappiamo bene che nella saga ci sono ricorrenti strizzatine d’occhio per gli amanti di Star Wars. FFVIII è però il capitolo che probabilmente ha il maggior numero di personaggi con nomi presi dalla saga Lucasfilm.
Biggs e Wedge sono talmente famosi da non avere bisogno di presentazioni.
Piet, il ricercatore che gestisce la base lunare di Esthar, si riferisce a Firmus Piett, capitano imperiale che proprio all’inizio de L’Impero Colpisce Ancora viene nominato ammiraglio da Darth Vader al posto del suo superiore.
Nida, compagno SeeD di Squall e in seguito pilota del Balamb Garden, si riferisce a Lorth Needa, l’ufficiale imperiale che ne L’Impero Colpisce Ancora fallisce nella cattura del Millenium Falcon e viene per questo giustiziato da Darth Vader.
Dodonn, preside del Garden di Galbadia, si riferisce a Jan Dodonna, generale della Resistenza. Nella versione inglese del gioco è stato rinominato Martine.